domenica 8 gennaio 2012

DAVVERO UN BEL RON... PICASSO.

Si narra che un sera, in un ristorante, Picasso stesse cenando dopo il vernissage di una sua personale.

Un cliente del locale, che lo riconobbe, si avvicinò e gentilmente chiese se poteva avere uno schizzo del Maestro.

Il pittore accondiscese, e in pochi secondi fece uno schizzo sul tovagliolo.
Ma quando porse il disegno al suo giovane fan, non mancò di fargli sapere anche quanto dovesse in denaro, come corrispettivo per l'opera.

Il prezzo era alto.
Molto molto molto, alto.

Fingiamo che, in epoca Montiana, abbia chiesto 20 000 euro.
Per uno schizzo.
Fatto in pochi secondi. 

"20 000 euro per uno schizzo!?!?" - chiese appunto stupito il giovane fan.
"Ma Maestro, ci avete messo poco meno di un minuto!" - continuò.
"Non vi sembra un prezzo un po' troppo esoso per così poco?" - chiosò, infine.

Picasso guardò il suo stupito fan, e si rivolse a lui, con tono gentile, ma fermo:

"Vedi, caro amico mio, tu non stai pagando i pochi secondi impiegati per fare quello schizzo, ma tutti gli anni di fatica, lavoro ed abnegazione impiegati per arrivare a questo livello.".

Il giovane tacque, lasciò lì il tovagliolo schizzato, e andò via senza avere veramente capito cosa il Maestro avesse voluto dirgli.

Ora, io non so se questo aneddoto sia vero oppure falso.
Non so da dove mi arrivi o da chi mi sia stato trasmesso.
Non so se chi legge ne sa più di me a riguardo.

Ma è credibile.
Molto credibile.
E significativo.

Quindi, oh caro editore, produttore, mecenate, o sia chi tu sia... se nemmeno tu hai capito bene cosa il buon vecchio Picasso ha voluto dire, fai un po' questa prova qua: vai dal macellaio, e chiedigli di darti delle salsicce gratis.

E vediamo che succede.

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