giovedì 8 marzo 2012

FRATELLI D'ITALIA, L'AUTORE S'E' DESTA...

Ci sono segnali di movimento nel sottomondo degli scrittori di intrattenimento italiani che, finalmente, sembrano volere far sentire la loro voce.

Così, mentre io, incosapevole di tutto, scrivevo questo post qua, altri, a chilometri di distanza, la pensavano come me e decidevano di agire.

Gli autori di fumetti, per esempio, capitanati dai condottieri CLAUDIO STASSI  e IVO MILAZZO, si sono premurati di riunirsi per buttare giù una traccia percorribile per un contratto nazionale.


Ma non solo.

Una mail privata, inviata da diversi autori a diversi autori e da questi fatta girare ad altri diversi autori, mi ha raggiunto due giorni fa. 

La mail promuoveva un'iniziativa della SACT (Scrittori Associati di Cinema e Televisione) finalizzata a rispondere a un'interessante iniziativa (e in quanto interessante, passata ovviamente in sordina) del SOLE 24 ORE che il 19 febbraio aveva lanciato dalle sue pagine un appello per riconoscere e valorizzare la cultura come risorsa economica (esatto, proprio quello che sostenevo io nel post di cui sopra. Vedi, a volte, le convergenze) anche nel nostro paese.

La richiesta?

Di firmare una lettera, scritta dallo sceneggiatore STEFANO RULLI, per chiedere al Governo (e cito dal testo)  "nuove regole e nuovi interlocutori. Interlocutori che ci auguriamo finalmente all’altezza di questa missione".

Non pubblico il testo integrale della lettera.
Onestamente non so se posso farlo, ma anche potendo, preferisco renderlo pubblico non appena la missiva verrà inviata a chi di dovere, e la notizia (spero) riportata dai principali quotidiani di informazione nazionali.

Ma siete avvertiti.
Noi ci siamo.
E (forse) adesso siamo anche pronti a prenderci quello che negli altri paesi è scontato, sottinteso, ma soprattutto, è un RISORSA DA TUTELARE, PROMUOVERE E FAR CRESCERE!

Cazzo. 

Nessun commento:

Posta un commento