sabato 9 febbraio 2013

L'ULTIMA AVVENTURA.


Trattenete il respiro. Mettetevi comodi. Preparatevi a lasciarvi sorprendere.

Un incipit così non lo si vedeva da anni sulle pagine del Topo. Anzi, forse non lo si vedeva da anni neppure al cinema.
Se è diverso tempo che avete deciso che Topolino non è più quello che fa per voi, bene, questo è proprio il momento di ritornare sui vostri passi.

Andate in edicola e fidatevi. Investite in questa sfida che vi lancio: non ne rimarrete delusi.

Il motivo? Un’avventura, anzi, L’ULTIMA AVVENTURA (e non solo in ordine cronologico) della Vecchia Tuba.

Chi mi segue ormai lo sa, nessuna recensione comparirà mai tra questi post. Solo consigli. Segnalazioni. Vibrazioni.

Ho letteralmente divorato questa storia (prima parte di quattro uscite settimanali) sceneggiata da Francesco Artibani e disegnata da Alessandro Perina.

In verità, che Francesco (amico, collaboratore e maestro in questi anni - a proposito, GRAZIE!) fosse un mostro di bravura io già lo sapevo. Ma in questa storia sento qualcosa di più, la voglia di tirare le somme di anni e anni di narrazione, la voglia di mettere in gioco un intero mondo, un intero universo e, con esso, divertirsi e divertire.

Sì, perché io lo ripeto sempre: siamo dei privilegiati e facciamo il lavoro più bello del mondo. Il più gratificante. Ma nonostante questo ogni tanto arrivano quelle occasioni… quelle occasioni in cui scendiamo in campo per sbalordire e strabiliare. E sbalordendo e strabiliando prima di tutto noi stessi, ci riusciamo alla grande.

E questo ZIO PAPERONE E L’ULTIMA AVVENTURA mi sembra proprio uno di quei casi, Francesco.

Il caso in cui facciamo il lavoro più bello del mondo... nel miglior modo del mondo!



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