IN DVD: Un Giorno Come Tanti (cortometraggio drammatico - regia Alessio Pasqua), Di Messer Cavè, l'Artista, e del Console Benefattore Suo (cortometraggio drammatico - regia Giovanni Ziberna)
IN ONDA:
The Avatars (Disney Channel), eBand (Disney Channel), Spike Team 2 (RaiGulp), Camera Cafè (Italia 1 e Italia 2), Medici Miei (Italia 2), Life Bites (Disney Channel e Italia 1), Piloti (Rai Premium), Gamers (all'interno di Game Time - Odeon TV e all'interno di Gamerland - Mediaset Italia 2), Le Straordinarie Avventure di Jules Verne (RaiGulp), Winx Club 6 (Rai 2), Egyxos (Super!)
IN RETE: Gamers (canale GamersProject - YouTube, sul sito Daily Motion e sul portale Virgilio.it), Insert Coin (canale OGM Animation Studios - YouTube), Extinction Seed vol.1 (preview online)
IN SALA: Coming Soon
IN EDICOLA: Coming Soon
IN LIBRERIA:
Joe Carrot Sei nei guai conigliastro!, Joe Carrot Il mistero dei bruchi giganti, Joe Carrot La freccia di fuoco, Extinction Seed vol.1 (di 4 - ITA), Angry Birds Comics #2 Operazione Omelette
IN FUMETTERIA: Extinction Seed #0 (miniserie - USA), Extinction Seed #1 (miniserie - USA), Extinction Seed #2 (miniserie - USA), Extinction Seed #3 (miniserie - USA), Extinction Seed #4 (miniserie - USA), Studio 69 (graphic novel), Extinction Seed vol.1 (di 4 - ITA), Angry Birds Comics #2 Operazione Omelette
IN ESPOSIZIONE: Wharol non visto (documentario - MoMA di New York)
IN CARNE E OSSA: Coming Soon
RICONOSCIMENTI & PREMI: Pitch Me! 2012 (con Domenico Di Berardino per il progetto FANG YOU - Cartoons on the Bay), Premio Carlo Bixio 2012 (con Marco Renzi per il progetto VLAD E LO SCUDO ELFICO - MY FIRST LIFE - Roma Fiction Fest), Premio Pisani 2012 (Su La Testa)

venerdì 30 marzo 2012

L'ANELLO MANCANTE

Ricevo e ripropongo volentieri. 
 
"L'ANELLO MANCANTE"
INAUGURAZIONE sabato 31 marzo 2012 alle ore 18,00

PassepARTout organizza dal 31 marzo al 16 aprile 2012 presso i propri spazi espositivi di Pero (MI) in Via Sempione, 239, di fronte al nuovo Polo fieristico internazionale di FieraMilano Rho-Pero, la MOSTRA COLLETTIVA “L'ANELLO MANCANTE”.

Un viaggio intorno alla Pop Art, passando da Roy Lichtenstein ad Andy Warhol, dalle Sorelle Giussani a Sergio Bonelli.

L’evento ha lo scopo di evidenziare come anche la Nona Arte, il fumetto, possa essere fonte di ispirazione e di espressione artistica ai più alti livelli, trasformando e snaturando l’essenza dei personaggi che da oltre 100 anni popolano il nostro immaginario collettivo.

l’INAUGURAZIONE avrà luogo sabato 31 marzo 2012 alle ore 18,00 alla presenza dei principali organi di stampa e delle autorità locali.

La serata verrà presentata dal critico d’arte Luca Tavani.

Presenti le opere di Nicola Traversoni, Enzo Troiano, Cristina Stefanic, Angelo Barile, Filippo Biagioli, Andrea Mattiello, Fulvio Martini, Roberto Messina, Stefano Cerioli, Paolo Guadagno, Fabio Gemelli, David D’Annunzio, Patrizia Montegrande, Elio Del Monaco, Davide Scianca, Riccardo Randazzo Giovanni, Massimiliano Rannisi.

Special Guest Fabiano AMBU & Sergio GERASIche esporranno le loro opere in una sala dedicata esclusivamente a loro.
Durante la serata i due autori si esibiranno in un Happening realizzando un'opera su tela.
 

Durante l’evento la FILO & THE G.A.S.A. BAND suonerà dal vivo le sigle dei più amati cartoni animati anni ‘80 e importanti artisti si alterneranno in una serie di tavole e illustrazioni realizzate dal vivo per il pubblico presente in sala.
 


INGRESSO GRATUITO

Per qualsiasi richiesta di chiarimento contattateci su passepartoutgallery@libero.it
tel. 02.3390506 www.passepartout-unconventional-gallery.it
Passepartout Unconventional Gallery – Via Sempione 239 – 20016 Pero (MI).
 

giovedì 29 marzo 2012

mercoledì 28 marzo 2012

UNA RIFLESSIONE SUI TEMPI.

Una volta, quando distribuivano gli elenchi del telefono, questi sparivano nel giro di 5 minuti.

La gente si slogava le caviglie per correre giù dalle scale a prenderli e se ne accaparrava il più possibile per poi rivenderli a un esosissimo prezzo alla vecchina del terzo che non era riuscita ad arrivare in tempo.

Oggi, gli elenchi rimangono lì, per terra, accatastati e soli.

Tremendamente soli, simbolo dei tempi che sono cambiati.

Simbolo del fatto che oggi, se mi serve un numero, me lo cerco su internet e non occupo una mensola o un cassetto con un ingombrante e poco pratico elenco di numeri scritti da sempre troppo, davvero troppo, in piccolo.

Capiamolo in fretta.

QUESTI SONO ALBERI MORTI INUTILMENTE. 


SMETTIAMOLA DI STAMPARLI. 


O RICHIEDIAMO AGLI UTENTI SE VOGLIONO RICEVERLO PRIMA DI FARLO. 

Immagino che questa cosa romperà di molto i coglioni all'azienda che ha l'appalto per stampare gli elenchi del telefono.

Sapete che c'è?

Me ne fotto. 

E' uno spreco.

Che poi sull'elenco si trovano solo gli utenti Telecom.

Ha senso?

Quelli che hanno cambiato operatore dove li troviamo?

Ma va be', questo è un altro discorso. 

Intanto ragioniamo sui nostri tempi, e applichiamo un po' di buon senso.

E' un inizio.

lunedì 26 marzo 2012

FUMO DI CHINA 202.

Nel numero di FdC in edicola adesso, un sacco di facce familiari.

Non predetevi:

- il bellissimo articolo / reportage sulla trasferta dei BLOGUEURS in terra Angoulemica, magistralmente sketch crawlato dal bravissimo ANDREA LONGHI.
 


- le interviste a FABIANO AMBU, anche autore della copertina del volume, e a GIORGIO SALATI e DAVIDE CACI dove il valente disegnatore e i capaci sceneggiatori raccontano (oltre che la difficoltà nel trovare sinonimi differenti per raccontare la bravura degli amici) la genesi (e non solo) di LAW, la loro nuova miniserie di imminente uscita per i tipi di Star Comics...



Cosa fate ancora qui?

Andate a recuperarlo in edicola, no?!?!?!

domenica 25 marzo 2012

sabato 24 marzo 2012

HO VINTO IL PRIMO PREMIO...

...della mia vita.

Nel senso che non ne avevo mai vinto uno precedentemente.

Non senza corrompere la giuria, almeno.

Partiamo dall'inizio: vi avevo detto che mi ero ritrovato finalista a tre festival, ma non vi avevo indicato quale fosse l'ultimo dei tre.

Poi vi avevo dato alcuni indizi.

Oggi vi dico tutto.

Iniziamo dal festival, che è questo qua:


La categoria era quella dedicata al PITCH ME!

I valenti collaboratori con cui si è presentato il progetto sono:

DOMENICO DI BERARDINO 

ALIDA RUGGERI

ANDREA CAMMARATA

Il progetto, invece, è questo qua:


E questo è NIELS, ma di più non vi dico...


...solo che: SIAMO ARRIVATI UNO!

mercoledì 21 marzo 2012

DUE INDIZI.

Da queste parti si è in partenza.

Due indizi.

Questo.
 

E questo.

martedì 20 marzo 2012

E POI TI SVEGLI E SEI FINALISTA A DUE FESTIVAL (ANZI TRE... MA DI UNO NON VI PARLO ANCORA).

Scopro dalla pagina FaceBook di Alessio Pasqua, che il cortometraggio UN GIORNO COME TANTI da Lui magistralmente diretto e dal sottoscritto (senza sotto, solo)scritto è stato selezionato in concorso al festival CORTO D'AUTORE per gli Autori SIAE.
Scrivendo ad Alessio per complimentarmi, scopro altrettanto casualmente che il cortometraggio UN GIORNO COME TANTI da Lui magistralmente diretto e... vabbuò, il resto lo sapete, è finalista anche al concorso VERSI DI LUCE

A 'sto punto aspetto anche una mail dall'Academy per la candidatura all'Oscar

Tze.


lunedì 19 marzo 2012

PICCIAMI TUTTO.

Nella foto, da sinistra a destra: il sottoscritto, Francesco La Regina (producer), Marco Renzi (autore). 


L'anno era il 2009.

La ridente località ligure, Rapallo.

La manifestazione, CARTOONS ON THE BAY.

L'occasione, INSERT COIN selezionato al festival come finalista nella categoria PITCH ME!

Perchè ve lo dico solo ora?

Stay tuned.

Tra qualche giorno avrete la risposta... 

martedì 13 marzo 2012

LETTERA AL SOLE.

Qualche giorno fa, in questo post, vi avevo accennato a un'iniziativa di cui ancora non potevo parlare.

Tale iniziativa si è concretizzata.

Per cui, parliamone.

Prima di tutto partiamo da un articolo pubblicato dal Corriere della Sera che presenta un dato probabilmente noto a tutti ma sul quale si riflette molto poco. 

Visto? Il problema è esattamente quello trattato più volte in questo blog: monetizzare con la cultura, in questo caso particolare, con i prodotti televisivi.

Attenzione amici del ComicDom. 
Perchè secondo me questo discorso vale anche per voi/noi. 

Avere un pluralismo di propietari delle opere intelletuali, se ci pensate, spinge chiunque abbia una percentuale di guadagno sulla vendita, divulgazione, diffusione del prodotto a sbattersi come un dannato per avere dal lavoro il maggior ricavo possibile in ambito di soldi ma anche di visibilità.

Questo effetto a posteriori, ne procura uno a priori

L'inevitabile qualità, originalità, internazionalità del prodotto, finalizzato a nascere in un luogo ma a muovere i suoi passi in giro per il mondo intero.

Questo, come già detto, in Italia non avviene, soprattutto in televisione dove si cerca di scopiazzare produzioni internazionali o di prosciugare un argomento finchè viene a noia a tutta la nazione.

E spesso questo freno è messo proprio dalle reti.

Il motivo?
E chi lo sa!?!?!?!?!?

Forse proprio per non concedere quella libertà agli autori.
O per tenere per le palle il produttore.
O per abitudine radicata nei decenni.
Boh.

Fatto sta che la domanda rimane: spinge e valorizza di più il prodotto un privato che con quello guadagna e si procura altri lavori, o un'azienda dove chi dovrebbe piazzare lo stesso prodotto è stipendiato e relativamente tranquillo del fatto che a fine mese avrà il suo stipendio?

Attenzione, non dico che ci sia malafede in tutto questo.
Solo un po' troppa, ehm, rilassatezza magari.
E a volte incompetenza.

Perchè l'unico mercato in Italia che sembra aver capito che staccandosi da certe tematiche, certe realizzazioni tecniche pessime, certi attori, certi contenuti minimalisti (che in realtà nascondono solo una povertà produttiva evidente), certi argomenti, e in parallelo producendo coinvolgendo nei progetti anche strutture fuori dai confini (tu chiamale se vuoi: co-produzioni), si può realizzare qualcosa di importante e diffonderlo al meglio, è il mondo dell'animazione (tra l'altro praticamente monopolizzato da RAI. Strano che altri poli come Mediaset, Sky, o il network di MTV non abbiano ancora scoperto questa fonte, forse l'unica o la più sicura, di guadagno).

E torniamo al punto precedente.
E' un problema di referenti?
Probabilmente sì.

Ma come spesso succede, le cose, se si cambiano, si cambiano dal basso.

Di nuovo amici del ComicDom, stiamo attenti, perchè possiamo discutere dei contratti titpo quanto vogliamo, ma siamo noi i primi a dover dire: "no grazie, questo non lo firmo" e a essere capaci a rinunciare al libro pur di avere condizioni adeguate. 

Si cambiano dal basso, dicevo.

E con "basso" non esprimo un giudizio qualitativo sulla categoria alla quale appartengo, ma indico il punto dove tutto ha inizio, quello da dove tutto parte: gli autori e i registi.

Sembra che se ne sia preso atto.
Sembra che si sia deciso di intervenire.
O di provare a farlo.

Ne parla il sito del 100 AUTORI.

Di cosa?

Di questa lettera firmata da un numero esorbitante di autori cine-televisivi, e inviata al quotidiano IL SOLE 24 ORE.

Una bella e importante lettera che riporto qua sotto integralmente, con tanto di firme.

Leggiamola con attenzione.
E leggiamo anche chi l'ha siglata, perchè i nomi che troveremo sono davvero importanti.
Ed è bello sapere che si è insieme per raggiungere un obbiettivo comune.

LETTERA DEGLI AUTORI AL SOLE 24 0RE.

Siamo sceneggiatori, registi, artisti dell'animazione, documentaristi. Autori. In cerca d'autore. Un autore istituzionale pronto a mettere in scena un cambiamento. Del mondo in cui siamo chiamati a operare. Quello della RAI e di tutti i network che utilizzano le nostre opere. Un mondo che ha bisogno di un nuovo copione, di una nuova storia. Di cui vorremmo essere, se non protagonisti, almeno personaggi.
Personaggi significativi. Perché noi siamo quelli che scrivono e realizzano le storie che influenzano così profondamente l'immaginario collettivo degli italiani. Noi che con le nostre idee facciamo girare il volano della grande industria audiovisiva che fattura ogni anno più di 2,2 miliardi di euro. Noi che con i nostri film e le nostre fiction, i nostri documentari e i nostri cartoni animati, forniamo occasione di lavoro a 250 mila persone.
Abbiamo letto giorni fa sul vostro quotidiano che è giunto per la politica il momento di una scelta ineludibile: quella di considerare finalmente la cultura come un settore strategico e trainante della nostra economia. Bene, siamo con voi. O, si potrebbe anche dire, siete con noi, visto che come associazioni di autori avevamo elaborato concetti simili in alcuni nostri documenti che nel 2007 furono alla base di un'affollatissima assemblea di tutto il mondo dell'audiovisivo al teatro Ambra Jovinelli di Roma. Primo fra tutti, che la cultura è non solo forte elemento identitario del nostro Paese ma anche propulsivo del suo sviluppo economico. La Rai è uno dei luoghi decisivi di questa ipotesi e solo sviluppando al meglio la sua natura di servizio pubblico si può dare impulso a un'industria sana e moderna. Perché il suo obbligo ‘per legge' a innovare, se solo fosse rispettato, costringerebbe anche gli altri network a misurarsi sullo stesso terreno per non perdere quote di mercato e stimolerebbe così un decisivo miglioramento della qualità nell'intero universo della narrazione audiovisiva.
Ma le nostre parole si sono perse nel vento, vanificate non solo dai conflitti d'interesse del berlusconismo ma anche da infiniti altri interessi di parte. E neanche quando è arrivata la crisi è stato possibile confrontarsi con i vertici della Rai, né tantomeno proporre loro che la crisi stessa diventasse l'occasione per cambiare tutti insieme un modello editoriale, creativo e produttivo già da tempo obsoleto. L'unica strategia adottata dalla dirigenza di viale Mazzini è stata invece quella di decidere in solitudine tagli giganteschi alla produzione di fiction, nonostante proprio la fiction sia trainante per ascolti e introiti pubblicitari. Negli ultimi 4 anni la sola Rai ha ridotto di più del 40 per cento i suoi investimenti e ha perso 200 ore di prodotto originale, che diventano 300 considerando anche Mediaset e Sky. Cosicché l'offerta complessiva si è ridotta a meno di 50 titoli all'anno, meno di quanti ne producessimo 15 anni fa, collocandoci agli ultimi posti in Europa distanti di molte lunghezze da Regno Unito, Francia, Germania e Spagna.
E dato che per ogni euro investito in racconto audiovisivo si ha un ‘ritorno' di 2,1 euro, è facile capire quale gravissimo danno venga alle casse dello Stato da questa scelta imprenditoriale. A questo si deve aggiungere il danno derivato dalla delocalizzazione della produzione che negli ultimi 4 anni ha fatto volare all'estero 100 milioni di euro senza alcun ritorno per il nostro paese. A vantaggio di chi la Rai ha scelto una strada così disastrosa per l'azienda e, più in generale, per l'economia italiana? Di dirigenti che garantiscono così alla propria gestione la medaglia al merito di ore di produzione a costi più bassi e di produttori asserviti ai broadcaster perché la loro unica professionalità è quella di essere proni a tutti i loro voleri.
A questo punto proprio noi, troppo spesso accusati di essere irresponsabili e privilegiati, interessati solo ai nostri aumenti di compenso e al nostro particulare, siamo pronti a lanciare loro il guanto di sfida sul terreno dell'economicità degli investimenti, sulla riduzione possibile dei costi, su un diverso utilizzo delle risorse. Perché noi che le storie le ideiamo e le realizziamo sappiamo dove è giusto e possibile tagliare, come è possibile sfruttare al meglio un ambiente da un punto di vista narrativo, quale soluzione garantisce forza emotiva, qualità espressiva e minori spese.
Se qualcuno in Rai avesse accettato il confronto con gli autori sulla linea editoriale della attuale fiction avremmo consigliato ad esempio di dare minor centralità nelle scelte produttive al filone delle biografie filmate tanto in auge, che forse garantiscono da possibili spunti critici sulla realtà politica e sociale dell'Italia voluta da chi ci governa ma non sempre assicurano -per via degli investimenti che si rendono necessari per un film in costume- un buon rapporto qualità-costi. E avremmo suggerito di dare più spazio a storie che parlano del nostro presente e dei nostri problemi, evitando il ricorso a spettacolarità facili, spesso false e costose, prendendoci la responsabilità di rendere il racconto altrettanto emozionante e coinvolgente.
Il dialogo con chi siede ai piani alti di viale Mazzini però è risultato finora impossibile non solo sui grandi temi editoriali e industriali ma persino su elementari battaglie di civiltà come un contratto nazionale di lavoro per registi e sceneggiatori, al punto tale che su questo fronte - anche per la resa ai diktat della Rai da parte dei produttori televisivi-, siamo stati costretti a cercare la via dell'autodeterminazione di alcune elementari regole di lavoro, con un'iniziativa che abbiamo chiamato Turning Point.
Hanno Firmato la Lettera degli Autori:

Michele Abatantuono
Andrea Agnello
Chiara Agnello
Isabella Aguilar
Davide Aicardi
Gianfranco Albano
Michele Alberico
Mietta Albertini
Debora Alessi
Eric Alexander
Valeria Allievi
Daniela Altomonte
Giulia Amati
Francesco Amato
Marco Amato
Elisa Amoruso
Valeria Anci
Roberto Andò
Alessandro Angelini
Antonio Antonelli
Francesco Apice
Dario Argento
Aaron Ariotti
Tiziana Aristarco
Alessandro Aronadio
Enrico Maria Artale
Emilia Audino
Giambattista Avellino
Andrea Bacci
Giuseppe Badalucco
Sandro Baldoni
Pietro Balla
Mario Balsamo
Piero Balzoni
Mariangela Barbanente
Sibilla Barbieri
Marco Tullio Barboni
Francesco Barnabei
Andrea Barzini
Salvatore Basile
Alfio Bastianchic
Marco Bechis
Ariella Beddini
Claudia Bellana
Matteo Bellizzi
Marco Bellocchio
Pier Belloni
Matteo Berdini
Marco Beretta
Lorenza Bernardi
Gianluca Bernardini
Franco Bernini
Franco Bertini
Francesca Bertoni
Marco Bertozzi
Fabrizio Bettelli
Mattia Betti
Claudio Bigagli
Luca Biglione
Toni Biocca
Claudio Biondi
Stefano Bises
Laura Bispuri
Franco Bocca Gelsi
Giancarlo Bocchi
Piero Bodrato
Antonella Bolelli Ferrera
Filippo Bologna
Cinzia Bomoll
Dario Bonamin
Federico Bondi
Fabio Bonifacci
Diego Botta
Bruno Bozzetto
Sergio Brancato
Elisa Lina Briganti
Fausto Brizzi
Serena Brugnolo
Niccolò Bruna
Raffaele Brunetti
Francesco Bruni
Massimiliano Bruno
Elena Bucaccio
Stefania Buoni
Gianfranco Cabiddu
Giovanna Caico
Luigi Calabrò
Cosimo Calamini
Pietro Calderoni
Giulia Calenda
Alba Calicchio
Mimmo Calopresti
Giuseppe Calopresti
Giuseppe Cammarata
Fabio Campus
Mario Canale
Claudio Canepari
Vinicio Canton
Simona Caparrini
Tommaso Capolicchio
Alessandro Capone
Elettra Caporello
Mirko Capozzoli
Marianna Cappi
Danilo Caputo
Gianni Cardillo
Emma Cardillo
Maurizio Careddu
Antonio Carella
Enrico Caria
Christian Carmosino
James Carrington
Umberto Carteni
Alfredo Caruso Belli
Riccardo Casali
Carla Giulia Casalini
Stefania Casini
Mauro Casiraghi
Maria Grazia Cassalia
Clelia Castaldo
Alessandro Castelletto
Sergio Castellitto
Luca Cattaneo
Liliana Cavani
Stefano Ceccarelli
Giorgia Cecere
Andrea Cedrola
Francesco Cenni
Matteo Cerami
Serena Cervoni
Daniele Cesarano
Fabrizio Cestaro
Rita Charbonnier
Anna Cherubini
Adriano Chiarelli
Duccio Chiarini
Guido Chiesa
Giovanni Chironi
Ugo Chiti
Teresa Ciabatti
Anne-Riitta Ciccone
Carmela Cicinnati
Marcello Cicirello
Eleonora Cimpanelli
Paolo Cingolani
Daniele Cini
Francesco Cioce
Giovanni Cioni
Chiara Clini
Roberta Colombo
Paola Columba
Cristina Comencini
Michele Conforti
Umberto Contarello
Claudio Corbucci
Nello Correale
Francesco Costabile
Gianni Costantino
Paolo Costella
Ivan Cotroneo
Alfredo Covelli
Emanuele Crialese
Sergio Crivellaro
Diego Cugia
Giorgio Cugno
Claudio Cupellini
Alessandro D'Alatri
Massimo D'Alessandro
Dario D'Amato
Massimo D'Anolfi
Luca D'Ascanio
Marina D’Aversa
Maria Pia Daniele
Sandrone Dazieri
Lorenzo De Almeida
Franca De Angelis
Giancarlo De Cataldo
Pierpaolo De Fina
Francesca De Lisi
Renato De Maria
Cristian De Mattheis
Salvatore De Mola
Gianni Del Corral
Anna Del Monaco
Emanuela Del Monaco
Peter Del Monte
Andrea Di Bari
Daniele Di Biasio
Micaela Di Carlo
Eleonora Di Fortunato
Anna Di Francisca
Nina Di Majo
Mariano Di Nardo
Maria Stella Di Nardo
Fabio Di Ranno
Carla Di Tommaso
Donatella Diamanti
Tania Dimartino
Giorgio Diritti
Domenico Distilo
Giovanni Donfrancesco
Riccardo Donna
Rossella Drudi
Giacomo Durzi
Stefano Enna
Barbara Enrichi
Egidio Eronico
Alessandro Fabbri
Roberto Faenza
Francesco Falaschi
Mario Falcone
Corrado Farina
Felice Farina
Giovanni Fasanella
Michele Fasano
Leonardo Fasoli
Simona Fasulo
Federico Fava
Lorenzo Favella
Giorgio Favretto
Davide Ferrario
Agostino Ferrente
Linda Ferri
Margherita Ferri
Martino Ferro
Eleonora Fiorini
Riccardo Flammini
Maurizio Forestieri
Alfredo Forino
Claudio Fragasso
Pierluigi Frassineti
Antonio Frazzi
Daniele Frison
Michel Fuzellier
Edoardo Gabbriellini
Valentina Gaddi
Giuseppe Gagliardi
Giovanni Galavotti
Daniela Gambaro
Andrea Garello
Benedetta Gargano
Marina Garroni
Massimo Gaudioso
Paolo Genovese
Gianfranco Giagni
Dino Giarrusso
Valeria Giasi
Marcella Gilardoni
Liliana Ginanneschi
Ugo Fabrizio Giordani
Luca Giordano
Claudio Giovannesi
Roberto Giovannini
Viviana Girani
Leandro Giribaldi
Giorgio Glaviano
Valeria Golino
Daniele Grassetti
Stefano Grasso
Filippo Gravino
Corrado Guzzanti
Fiorella Infascelli
Luca Infascelli
Laura Ippoliti
Guido Iuculano
Valerio Jalongo
Fabio Jephcott
Roan Johnson
Giovanna Koch
Michele La Nubile
Ivan La Ragione
Wilma Labate
Giuseppe Maurizio Laganà
Francesco Lagi
Chiara Laudani
Guido Laudani
Antonio Lauro
Antonio Leonardi
Doriana Leondeff
Valentina Leotta
Antonio Leotti
Betta Lodoli
Guido Lombardi
Silvia Longo
Stefano Lorenzi
Daniele Luchetti
Jean Ludwigg
Federico Lunadei Maroder
Alessandro Lunardelli
Marcantonio Lunardi
Nicola Lusuardi
Ottavia Micol Madeddu
Silvio Maestranzi
Daniele Maggioni
Gloria Malatesta
Daniele Malavolta
Antonio Manca
Luca Manfredi
Francesca Manieri
Andrea Manni
Guido Manuli
Alina Marazzi
Francesca Marciano
Adonella Marena
Davide Marengo
Maurizio Margherito
Manuela Marianetti
Giorgia Mariani
Leonardo Marini
Fabrizio Marini
Marco Martani
Massimo Martella
Cinzia Masotina
Iole Masucci
Luisa Mattia
Carlo Mazzotta
Roberto Meddi
Francesca Melandri
Michele Mellara
Igor Mendolia
Maddalena Merlino
Fabrizia Midulla
Valerio Mieli
Riccardo Milani
Giuliano Miniati
Luca Miniero
Anna Mittone
Andrea Molaioli
Francesco Momberti
Lisandro Monaco
Luca Monesi
Francesco Monico
Vincenzo Monteleone
Cristina Monti
Patrizia Monzani
Antonio Morabito
Nanni Moretti
Emanuele Moretti
Marilena Moretti
Vittorio Moroni
Annarosa Morri
Sara Mosetti
Gabriele Muccino
Vittorio Muscia
Silvia Napolitano
Stephen Natanson
Enza Negroni
Susanna Nicchiarelli
Maurizio Nichetti
Andrea Nobile
Claudio Noce
Claudio Norza
Jonathan Nossiter
Maura Nuccetelli
Laura Nuccilli
Matteo Oleotto
Rosalba Oletta
Marcello Olivieri
Ivan Orano
Giulia Oriani
Maurizio Orlandi
Chiara Ottaviano
Filippo Ottoni
Ferzan Ozpetek
Federico Pacifici
Chiara Bianca Maria Pacilli
Fabio Paladini
Claudio Paletto
Dante Palladino
Bartolomeo Pampaloni
Gianfranco Pannone
Francesca Panzarella
Mario Paolinelli
Marco Paolini
Antonia Paolini
Rocco Papaleo
Massimiliano Papi
Martina Parenti
Alessandro Parisi
Paola Pascolini
Angelo Pasquini
Luca Pastore
Anna Pavignano
Gianfilippo Pedote
Tania Pedroni
Michele Pellegrini
Lucio Pellegrini
Sandro Petraglia
Marco Pettenello
Dario Piana
Alessandra Piccinni
Giuseppe Piccioni
Pierpaolo Piciarelli
Ficarra & Picone
Leonardo Pieraccioni
Alberto Piferi
Susanna Piferi
Giovanni Piperno
Francesca Pirani
Pierpaolo Pirone
Paolo Pisanelli
Michele Placido
Pasquale Plastino
Amelia Pollicino
Marco Pontecorvo
Marco Ponti
Federica Pontremoli
Josella Porto
Marco Pozzi
Andrea Prandstraller
Filomena Pucci
Marco Puccioni
Andrea Purgatori
Costanza Quatriglio
Domenico Rafele
Matteo Raffaelli
Monica Rametta
Ludovica Rampoldi
Paola Randi
Maddalena Ravagli
Beatrice Ravaglioli
Nicola Ravera Rafele
Simone Riccardini
Prospero Richelmy
Chiara Atalanta Ridolfi
Laura Rigoni
Antonello Rinaldi
Marco Risi
Viola Rispoli
Giovanni Robbiano
Alice Rohrwacher
Pepi Romagnoli
Gualtiero Rosella
Alessandro Rossi
Kim Rossi Stuart
Matteo Rovere
Andrea Rovetta
Emanuele Ruggiero
Stefano Rulli
Dardano Sacchetti
Gabriele Salvatores
Dario Sardelli
Stefano Sardo
Carlo Sarti
Domenico Saverni
Simone Scafidi
Alberto Scarponi
Rossella Schillaci
Luciano Schito
Alessio Schreiner
Maurizio Sciarra
Luca Scivoletto
Paola Scola
Daniela Scopelliti
Fabio Segatori
Andrea Segre
Alessandro Sermoneta
Claudio Sestieri
Adriano Sforzi
Michela Signori
Fidel Signorile
Michele Sigurtà
Alberto Sironi
Michele Soavi
Silvio Soldini
Stefano Soli
Stefano Sollima
Paolo Soravia
Anna Maria Sorbo
Paolo Sorrentino
Marina Spada
Massimo Spano
Sergio Spina
Domenico Starnone
Stefania Stefanelli
Stefano Stoto
Stefano Sudrié
Alexis Sweet
Dominick Tambasco
Gianluca Tavarelli
Leila Tavi
Vittorino Testa
Roberto Tiraboschi
Maria Sole Tognazzi
Massimo Torre
Mattia Torre
Francesco Trento
Giorgio Treves
Marco Turco
Bianca Maria Vaglio
Andrea Valagussa
Leonardo Valenti
Enrico Vanzina
Carlo Vanzina
Paolo Vari
Filippo Vendemmiati
Luca Vendruscolo
Massimo Venier
Gino Ventriglia
Davide Venturi
Carlo Verdone
Andrea Vernier
Giovanni Veronesi
Enrico Verra
Raffaele Verzillo
Stefano Viali
Daniele Vicari
Ferdinando Vicentini Orgnani
Lorenzo Vignolo
Enrica Viola
Paolo Virzì
Sasa Vulicevic
Fulvio Wetzl
Edoardo Winspeare
Andrea Zambelli
Gianni Zanasi
Tonino Zangardi
Monica Zapelli
Andrea Zauli
Lucia Zei

lunedì 12 marzo 2012

SEGNALAZIONI.

Sono giornate incasinate.

Tanto lavoro.

Per cui, vi trascuro.

Volutamente, vi trascuro.

Ma per sentirmi meno in colpa,  vi segnalo delle cose belle:

1) Il nuovo blog di SILVIA GIANATTI, sceneggiatrice, scrittrice, editor, giornalista e... mamma!

2) Un post che riguarda tanti amici e anche me, che parla di un argomento sul quale tornerò anch'io asap, sul blog di GIORGIO SALATI.

3) Il ritorno di PAOLO DI ORAZIO, il suo nuovo libro VLOODY MARY, e una serata di LIVING DEAD DANCE, a Milano!

E con questo... svicolo tutto a mancina e torno a lavorare.

sabato 10 marzo 2012

venerdì 9 marzo 2012

LO SPREAD SCENDE, LA BENZINA SALE.

Ieri sera ero a cena da un amico.

Il week-end scorso è stato in Liguria, a trovare le nipotine.

"Sono partito che la benzina era a 1.70 e al ritorno era già salita a 1.90. Sai con che prezzo parti, ma non sai con che prezzo torni!" - mi dice.

Oggi sul corriere trovo questo articolo QUI. 

Chi di voi fa colazione con la lecitina di soja si ricorderà che di questa cosa ne avevo parlato tempo fa in questo post QUA. 
 
Mi fa piacere che altri, e ben più visibili e meritevoli, organi di informazione parlino finalmente delle POMPE BIANCHE.

Che, per chi si fosse perso le puntate precedenti e per farla breve, sono i distributori dove la benza costa meno.  

Ci sarebbe anche un discorso etico da fare, ma di questi tempi rimaniamo basici e puntiamo tutto sul portafoglio.

QUI il Corriere pubblica un elenco più aggiornato di quello precedentemente segnalatovi da me di queste pompe di benzina. 

Sempre dal Corriere, eccovi anche la cartina per capire quanti distributori bianchi vi siano nella vostra regione.  



In chiusura, sento di dovermi ripetere.

Divulghiamo il verbo.

Divulghiamolo.

giovedì 8 marzo 2012

FRATELLI D'ITALIA, L'AUTORE S'E' DESTA...

Ci sono segnali di movimento nel sottomondo degli scrittori di intrattenimento italiani che, finalmente, sembrano volere far sentire la loro voce.

Così, mentre io, incosapevole di tutto, scrivevo questo post qua, altri, a chilometri di distanza, la pensavano come me e decidevano di agire.

Gli autori di fumetti, per esempio, capitanati dai condottieri CLAUDIO STASSI  e IVO MILAZZO, si sono premurati di riunirsi per buttare giù una traccia percorribile per un contratto nazionale.


Ma non solo.

Una mail privata, inviata da diversi autori a diversi autori e da questi fatta girare ad altri diversi autori, mi ha raggiunto due giorni fa. 

La mail promuoveva un'iniziativa della SACT (Scrittori Associati di Cinema e Televisione) finalizzata a rispondere a un'interessante iniziativa (e in quanto interessante, passata ovviamente in sordina) del SOLE 24 ORE che il 19 febbraio aveva lanciato dalle sue pagine un appello per riconoscere e valorizzare la cultura come risorsa economica (esatto, proprio quello che sostenevo io nel post di cui sopra. Vedi, a volte, le convergenze) anche nel nostro paese.

La richiesta?

Di firmare una lettera, scritta dallo sceneggiatore STEFANO RULLI, per chiedere al Governo (e cito dal testo)  "nuove regole e nuovi interlocutori. Interlocutori che ci auguriamo finalmente all’altezza di questa missione".

Non pubblico il testo integrale della lettera.
Onestamente non so se posso farlo, ma anche potendo, preferisco renderlo pubblico non appena la missiva verrà inviata a chi di dovere, e la notizia (spero) riportata dai principali quotidiani di informazione nazionali.

Ma siete avvertiti.
Noi ci siamo.
E (forse) adesso siamo anche pronti a prenderci quello che negli altri paesi è scontato, sottinteso, ma soprattutto, è un RISORSA DA TUTELARE, PROMUOVERE E FAR CRESCERE!

Cazzo. 

mercoledì 7 marzo 2012

SE IL LAVORO NOBILITA L'UOMO...

...posso asserire con assoluta certezza che il mio sangue ormai è blu.

In questi giorni sto trascurando il blog.

Il motivo è facilmente intuibile, per quelli tra di voi che sono più scaltri e attenti.

Per tutti gli altri basta leggere la terza parola del titolo di questo post.

Per carità, coi tempi che corrono, non mi sto lamentando affatto.

Mi sto solo scusando con voi, o miei fedeli lettori.
Sì, parlo con voi tre...
ah, uno non si è più visto?
Va be'. 

Ho cercato una scusa da propinarvi ma "il cane mi ha mangiato il blog" non mi sembrava abbastanza convincente.

Però oggi mi è arrivata una mail interessante, in qualche modo collegata al post di ieri. 

Facciamo così, domani ve ne parlo.

Forse.

:(

martedì 6 marzo 2012

A BART E' ANDATA VIA LA VOCE.

Lo avrete letto in giro.

LIù BOSSISIO e ILARIA STAGNI,  rispettivamente le bravissime doppiatrici che danno la voce a Marge e Bart Simpson, hanno deciso di abbandonare il progetto.

Il motivo?

Sembra che Fox e Mediaset abbiano imposto la riduzione del 67% del cachet a tutta la squadra che lavora sull'edizione italiana della trasmissione.

La causa?
La solita, vecchia, cara, crisi economica.
Carissima in questo caso.

Parliamo di numeri: se voi prendete 1000 euro di stipendio, con una riduzione simile finireste con il riceverne solo 330.

Tollerabile?
Di certo no!

E c'è da pensare che la manovra sia stata pensata proprio per togliersi dal cast gli elementi più famosi, e quindi costosi.

Lasciamo un attimo perdere le implicazioni sindacali (che di sicuro sussistono) e artistiche (avete idea del trauma nel sentire quelle due voci cambiate!?!?!?!) e concentriamoci solo sul mero aspetto commerciale.

Sembra che in Italia si fatichi ad associare le parole intrattenimento e cultura alla parola MONETIZZARE. 

Se si deve maltrattare un settore o decurtare qualcosa, anche le aziende private, puntano dritte lì.

Strano, perchè nel resto del mondo quelli sono due ambiti sui quali si investe molto, perchè fonti di sicuri guadagni e di esportazioni all'estero.

No.
Noi no.

I nostri prodotti sono spesso ad uso e consumo solo degli Italici Confini, pensati per questi, realizzati male e in economia, sovente scopiazzati in maniera cheap, e prodotti "in serie" ricalcando la moda del momento (cuochi, medici, polizie scientifiche) intasando velocemente il mercato con una serie di prodotti tutti identici, che quindi stufano molto in fretta lo spettatore, senza mai azzardare una cosa nuova e cercare di creare una tendenza invece che subirla.

Sembra sfuggire, a questo paese, che un bel serial, un bel film, un bel libro, un bel fumetto, possono vendere non solo qua da noi, ma iniziare un viaggio che li porterà, con successo, anche in giro per il mondo intero.

L'unico settore che questa cosa sembra averla capita, è quello dell'animazione.
Ma questa è un'altra storia.

Quindi cosa facciamo?

Scegliamo storie che non osano, spesso legate a un territorio circoscritto, magari dialettali (cazzo!), giusto per restringere ancora maggiormente il target.

Stiamo attenti a non offendere nessuno, soprattutto gli esimi politici italiani che, in un modo o nell'altro, sia in Rai che in Mediaset, sono implicati.

E, ça va sans dire, non dimentichiamoci poi di compiacere la Chiesa, il Moige, i Nazisti dell'Illinois, la Lega, e tutte queste zavorre che nei paesi civili non avrebbero il permesso di mettere bocca in cose che non li riguardano (ma forse anche di esistere)!

Ci infiliamo attori che non parlano italiano, che non sanno recitare e che a fatica riescono a farsi capire quando si esprimono, con la presunzione che la loro solo presenza, e non la loro bravura, possa interessare il pubblico. 

Costruiamo narrazioni senza un guizzo o un punto di vista, come la recente fiction su Chiari (che comunque ben rappresenta quello che dico perchè è un prodotto made in Italy, only for Italy), pensando che basti un insieme di aneddoti a fare una bella storia.

Pochissima o nessuna attenzione ai contenuti quindi, mentre nel resto del mondo, soprattutto nei prodotti popolari, la scritutra ha raggiunto livelli altissimi.

E last but not least, mi raccomando, spendiamo poco, pochissimo per i settori che contano negli altri paesi dove riconoscono pure il loro valore, pensate: la scrittura, la regia e gli attori (bravi, non quelli raccomandati), perchè se poi esce un buon prodotto rischiamo anche di farci dei soldi e di venderlo all'estero e noi questo non lo vogliamo!

Ecco.

Come si applica questo discorso al doppiaggio?

Si applica.

La TV vive vendendo spazi pubblicitari.

Questi spazi hanno prezzi diversi a seconda dell'audience e della fascia oraria del programma all'interno del quale vengono trasmessi.

Quindi: più qualità, più audience, più soldi.

Così, a braccio...
per esempio.





venerdì 2 marzo 2012

LACA.

La vita di uno sceneggiatore (e di un disegnatore) è colma di progetti che poi finiscono, con una naturalezza a volte preoccupante, nel nulla più assoluto. 

Il file che ho recuperato dai più reconditi hard disk del mio computer dice che l'anno era il 2004.

Il disegnatore invece è il bravissimo genovese LACA (al secolo Luca Montagliani) papà del divertentissimo PASOL...

 
...e mamma dell'altrettanto divertentissimo X-NERD (scritto da Emiliano Don Zauker Pagani)!

Inoltre Laca è fondatore dell'associazione culturale ANNEXIA che si propone di ristampare in Italia tutte le storie (partendo da Pugacioff) di un grande Maestro come Giorgio Rebuffi!

L'editore invece, quello proprio non lo ricordo.

Un tizio di Roma che voleva mettere su una rivista Free Press, forse.

Ma non importa, tanto è sparito con il suo progetto, inghiottito dal buco nero del dilettantismo e dell'improvissazione fumettistica.

Ma non preoccupiamoci per lui.

E' di sicuro in ottima compagnia. 

Quello che voleva però lo rimembro eccome: una striscia umoristica che avesse come protagonisti i componenti della mirabolante FAMIGLIA COSTANZO.

E infatti ci sono tutti: papà Maurizio, mamma Maria e il figlioletto Demo...

"Questo è un lavoro per Super Laca!" - pensai immediatamente.

Lo chiamai.

Gli spiegai.

E nonostante questo... mi disse di sì.

Qua sotto vi propongo le tavole di prova che spedimmo chissà dove, a chissà chi, con il solo risultato di non ottenere mai risposta alcuna.

Ma ci siamo divertiti. 

Ahhhhh se ci siamo divertiti.

Dai, adesso, divertitevi anche voi.


giovedì 1 marzo 2012

"FANTASMA" A MONZA.

Parlando di questo libro qua, scritto da DIEGO CAJELLI e disegnato da ANDREA MUTTI, ed edito nella sua versione italiana da EDIZIONI BD...


Segnalo moltissimo volentierissimo questo incontro qua...


Non siate schizzinosi e accorrete numerosi!
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...