UNO: entrare, sorridere e salutare educatamente.
Fatto!
DUE: prendere il premio, sorridere e ringraziare educatamente.
Fatto!
TRE: lasciare il palco, sorridere e alzare la targa al cielo per far schiattare tutti d'invidia.
Tutti.
Educatamente.
Fatto!
QUATTRO: ricordarsi di fare il post sul blog e di dire che le bellissime foto qua sopra sono dello Studio Fotografico Rossello.
Un attimo!
Sto facendo!
Non mettetemi ansia, suvvia.
Ecco.
Fatto!
CINQUE: smetterla di fare il cazzone e spendere qualche doverosa parola per i tre magnifici giorni passati in compagnia di Su La Testa.
Dai, niente retorica, parliamoci fuori dai denti.
Albenga non arriva a 25.000 abitanti.
Il teatro era praticamente pieno tutte e tre le sere.
Molti spettatori hanno raggiunto la manifestazione spostandosi da comuni (più o meno) limitrofi.
La qualità musicale delle serate è stata altissima.
Il riscontro decisamente positivo.
Le feste post festival divertenti e rilassanti.
L'esperimento percussio-chitarristico proposto da Francesco Piu di portare musica anche nel post festival è una strada che secondo me
Su La Testa, certamente per merito dei ragazzi dell'associazione culturale Zoo, ma anche per demerito di molte altre persone, è attualmente l'unica proposta musicale e festivaliera della cittadina più grande della provincia.
Facciamoci un pensiero... oh direttori artistici e addetti alla cultura.
Cultura.
Cultura.
Per quanto mi riguarda, l'accoglienza è stata calorosissima.
Affetto, curiosità, simpatia, stima, cordialità, mojito.
C'è stato veramente tutto.
E anche di più.
Grazie a tutti voi che siete intervenuti alla conferenza di venerdì meriggio.
Grazie ad Alfredo Sgarlato per la mediazione e le belle parole.
Grazie a Mario Mesiano per essere stato il primo a leggere in pubblico una filastrocca per adulti immaturi.
Grazie a Diego Delfino e a Palazzo Scotto Niccolari per il service video e l'ospitalità.
Grazie a tutti gli amici, vecchi e nuovi, per essere venuti a festeggiare con noi.
Grazie ad Adriano Sforzi, per essersi spinto da Bologna fino ad Albenga solo per premiare un suo compagno di merengue (avete letto bene, abbiamo la passione per il ballo). Ti lascio con una promessa, amico mio: siccome tu hai vinto il David di Donatello, mi impegno a pareggiare i conti e vincere quanto prima il Vallo di Adriano.
Infine, grazie a tutti i ragazzi di Su La Testa.
Inutile scrivere i nomi. Ne dimenticherei sicuramente qualcuno ed è uno sgarbo che non voglio davvero fare a nessuno di voi!
Siete stati fantastici e spero il prossimo anno di potere essere ancora tra di voi!
Perchè, amici, che vi piaccia o no, è così: LO ZOO è QUI!
2 commenti:
Grazie a te Davide, è stato strano per me ospitarti non come amico ma come professionista affermato. Sinceramente potevo fare di più, si può sempre fare di più... In ogni caso l'aspetto più importante che mi interessa è la considerazione che è emersa dell'importanza del tuo lavoro, ed è questo che penso ti possa rendere orgoglioso. E diciamo di più: è emersa l'umiltà e la genuinità della tua presenza, atteggiamento incredibilmente raro e prezioso! Una volta tanto è stato distrutto il detto "nemo profeta in patria", e non è solo perchè qui ad Albenga ci si annoia...... ciao ciao Diego
Diego,
grazie, che belle parole.
Ma no che non si poteva fare di più... era tutto perfetto.
Mmm, forse due biscottini con il thè, haha.
Ma la storia della "noia" era un gioco, suvvia.
Sappiamo tutti che la situazione è ben peggiore!
:)
Grazie. Grazie. Grazie.
A presto.
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