Trattenete
il respiro. Mettetevi comodi. Preparatevi a lasciarvi sorprendere.
Un incipit
così non lo si vedeva da anni sulle pagine del Topo. Anzi, forse non lo si vedeva da anni neppure al cinema.
Se è
diverso tempo che avete deciso che Topolino
non è più quello che fa per voi, bene, questo è proprio il momento di ritornare
sui vostri passi.
Andate in
edicola e fidatevi. Investite in questa sfida che vi lancio: non ne rimarrete delusi.
Il motivo?
Un’avventura, anzi, L’ULTIMA AVVENTURA
(e non solo in ordine cronologico) della Vecchia
Tuba.
Chi mi
segue ormai lo sa, nessuna recensione comparirà mai tra questi post. Solo consigli. Segnalazioni. Vibrazioni.
Ho
letteralmente divorato questa storia (prima parte di quattro uscite
settimanali) sceneggiata da Francesco
Artibani e disegnata da Alessandro
Perina.
In verità,
che Francesco (amico, collaboratore e
maestro in questi anni - a proposito, GRAZIE!) fosse un mostro
di bravura io già lo sapevo. Ma in questa storia sento qualcosa di più, la
voglia di tirare le somme di anni e anni di narrazione, la voglia di mettere in
gioco un intero mondo, un intero universo e, con esso, divertirsi e divertire.
Sì, perché
io lo ripeto sempre: siamo dei privilegiati e facciamo il lavoro più bello del
mondo. Il più gratificante. Ma nonostante questo ogni tanto arrivano quelle
occasioni… quelle occasioni in cui scendiamo in campo per sbalordire e
strabiliare. E sbalordendo e strabiliando prima di tutto noi stessi, ci
riusciamo alla grande.
E questo ZIO PAPERONE E L’ULTIMA AVVENTURA mi sembra
proprio uno di quei casi, Francesco.
Il caso in
cui facciamo il lavoro più bello del mondo... nel miglior modo del mondo!
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