Chitarra acustica Martin...
gran suono.
Manico un po' faticoso.
Chitarra elettrica Gibson SG American Standard (per gli amici Diavoletto).
Meraviglioso suono rock potentissimo.
Meno pieno di quello della cuginetta maggiore Les Paul (che non ho, ma un giorno avrò)...
ma la chitarra è anche infinitamente più maneggevole e leggera (e questo è un pregio se si fanno molte serate).
Chitarra elettrica Fender Stratocaster American Standard.
E' uno strumento che non amo particolramente, l'ho sempre trovato "mollo".
Ma mi rendo conto di non essere completamente oggettivo per il mio grandissimo amore per la sua cuginetta qua sotto di cui parleremo tra poco.
Ne ho avute diverse (questa è la quarta) e le ho sempre vendute tutte proprio per questo motivo.
La tastiera applicata sul manico (non presente in tutti i modelli) me la rende particolarmente facile da suonare e "morbida", nel senso che fa diventare quella mollezza di cui sopra un valore aggiunto e non un difetto.
Ultimamente la suono molto.
Chitarra elettrica Fender Telecaster American Standard.
Ahhh... (sospiro godurioso).
Purtroppo non ho trovato un'immagine con il colore identico alla mia (carta da zucchero metallizzato, molto chic).
Cattiva, tagliente, pungente... perfetta!
Anche questa, come la cugina, con la tastiera rigorosamente applicata e non ricavata direttamente dal manico.
Non so se una mia idea o se sia vero, ma per entrambi i modelli ho l'impressione che questa caratteristica renda il suono piò controllato e aumenti il sustain, oltre che "ammorbidirlo" in senso buono, come ho già detto prima.
Chitarra elettrica Music Man Axis.
E' quella che ho suonato di più.
Versatile, bellissimo suono, potente, ottimi puliti, ponte che non perde nemmeno un millesimo di semitono se lo porti all'estremo.
Ideale per il rock e i cover group grintosi (quelli che mi mancano tanto).
Deriva direttamente dal modello Van Halen Signature che la Music Man ha continuato a fare, cambiandogli nome, dopo che il mitico chitarrista ha cambiato endorsement.
Purtroppo anche in questo caso non ho trovato l'immagine identica al modello in mio possesso che è sì rosso, ma sunbursted e pieno di brillantini sbarluccicosi sotto i riflettori.
Molto glamour!
Anche gli ampli in quanto a polvere accumulata non se la cavano male.
Combo Roland ST-100.
E' stato il mio primo amplificatore "serio" e l'ho tenuto più di vent'anni perchè ha dei puliti che spaccano.
Ma spaccano di brutto!
Testata Mesa Boogie RoadKing I.
L'emulatore / non emulatore.
Questa testata ti dà infatti la possibilità di scegliere il tipo di finale da utilizzare (comprende diversi tipi di combinazione che replicano il circuito di valvole dei più celebri ampli: dal Fender, al Marshall, dal Vox, al Rectifier) e di poterlo combinare con ben quattro preset di pre differenti.
In pratica puoi ottenere tutti i suoni degli ampli più famosi del mondo, con valvole vere e un'unica testata.
Diffettuccio: è pesantissimo!
Ma ne vale la pena.
Ve lo giuro.

Lo uso attaccato alla sua cassa, Mesa 2x12, che è progettata apposta per lui e presenta 2 coni differenti.
Uno ultra moderno.
L'altro vintage.
E la cosa figa è che puoi decidere se farli suonare tutti e due contemporaneamente o uno alla volta.

Quando suonavo molto nei locali però, non mi sono mai portato dietro quei 40 chili di amplificatore e nemmeno il combo.
Sarò un profano ma ho sempre amato gli emulatori, ancor meglio se full optional (pedali per wha e volume compresi quindi): piccoli leggeri e pronti all'uso.
Quindi, dopo anni di ottimo servizio fornitomi da una J-Station che è esplosa con onore sul campo, ho trovato nella Boss GT-8 la soluzione ideale.
Arrivi, attacchi il cavo, litighi con il cantante che ti dice che sei troppo alto, suoni.
I quattro passaggi minimi di ogni serata live.
Cosa vuoi di più?

Per le uscite in grande stile però, quelle sui palchi grossi, dove bisognava bullarsi almeno un po', ecco i miei due pedalini fedeli alleati.
Il wha-wha Dunlop Cry Baby Classic...
...e l'accordatore cromatico a pedalino della Boss.
Infine, una new entry che ho comprato di recente per avere tutto insieme (ampli e multi effetto) e suonicchiare in casa senza disturbare troppo fidanzata e vicini.
Non mi sento di parlarne male, ma il suo utilizzo può essere davvero soltanto questo.
Combo Line6 Spider IV 75.
Dove 75 sta per i watt che tira fuori.

Poi, ovviamente, sempre per quel bisogno di compattezza e praticità di cui sopra, ci attacco questa.
(Oh, ma lo sapete che basta un cavo ethernet per collegarli? Geniale).
Bene.
Adesso non mi resta che mettermi di buzzo buono e imparare almeno il giro di "do".
2 commenti:
Cavoli, hai una strumentazione di tutto rispetto!
E' il chitarrista che è scarso...
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