Io non ci sono, sono a Mondovì, all'università, per un esame.
Risponde mio padre.
- "Pronto?".
- "Buongiorno, sono Pupi Avati. Stavo cercando Davide, per cortesia".
Mio papà ride.
E risponde a tono.
- "Sì, sì, Pupi Avati. Dimmi, dimmi...".
Il fatto è che quel gentile signore, era davvero il suddetto regista.
Quando decisi di fare questo mestiere, il Signor Avati fu una delle mie prime e più martoriate vittime.
Gli avevo scritto, chiedendogli dei consigli per affrontare il percorso che mi avrebbe portato a essere uno sceneggiatore e se avesse avuto piacere di leggere alcuni miei scritti.
All'epoca i miei sforzi di scrittura erano concentrati tutti sul cinema, il Signor Pupi peccò di gentilezza e cortesia, mi rispose di sì, e fu così che si vide arrivare periodicamente un plico contenente la mia ultima ciclica fatica cinematografica.
Per dare a Cesare quel che è di Cesare, devo dire che la Sua disponibilità non si esaurì mai e il regista gentiluomo non mancò nemmeno una sola volta di rispondermi facendomi sapere cosa pensasse del mio scritto e quali progressi stessi, a suo avviso, facendo o non facendo.
Conservo quelle lettere molto gelosamente e le rileggo periodicamente.
Soprattutto una delle ultime, quella dove mi scrive:
"Sono quasi emozionato nel dirti che il tuo ultimo script
è una delle migliori sceneggiature che io abbia mai letto!".
E quella successiva:
"Gentile Davide, non so davvero come possa essere successo,
sono mortificato, ma per errore ho inviato a te una missiva
destinata a Diablo Cody.".
Il nostro rapporto epistolare andò avanti per diversi anni, anche se non siamo mai riusciti ad incontrarci di persona perchè, quando io mi recavo a Roma, Lui non c'era mai.
Oggi mi torna in mente questa parte quasi dimenticata della mia vita perchè la mia pagina FaceBook mi presenta una pubblicità che riguarda proprio il regista bolognese.
Scopro, e vi riporto, che Hobby & Work sta facendo uscire i dvd dei film di Pupi Avati raccolti per l'occasione in una collezione monografica.
Quello che mi preoccupa è che, a parte la prima uscita che presenta il bellissimo REGALO DI NATALE del 1986, dall'elenco attualmente pubblicato sul sito, non figurano quelli che secondo me sono i titoli più interessanti dell'opera di Avati. Mancano infatti, tutti i film che si discostano dalla commedia, quelli che attraversano i generi più scuri e horrorifici che il regista ha saputo, anche molto sapientemente, esplorare.
Spero che successivamente compaiano, e che voi potrete goderne.
Se questo non accadesse, ve li segnalo qua di seguito in modo che possiate recuperarli nei modi e i supporti che voi maggiormente gradite e ritenete idonei:
- FESTIVAL (1996)
- L'ARCANO INCANTATORE (1996)
- MAGNIFICAT (1993)
- ZEDER (1983)
- TUTTI DEFUNTI... TRANNE I MORTI (1977)
- LA CASA DELLE FINESTRE CHE RIDONO (1976)
- BALSAMUS, L'UOMO DI SATANA (1968)
Ovviamente questo post esprime solo le mie opinioni e il mio gusto personale.
Quindi, cortesemente, Morandini e Mereghetti di turno, non me ne vogliano.
Grazie.
2 commenti:
Il tuo Blog è sempre più interessante da seguire. Complimenti Davide.
Haha, grazie Capitano :).
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