Ok.
Non arrabbiatevi.
So che voi che seguite il mio blog siete prevalentemente entertainment addicted.
Cinema, fumetto, televisione, sono questi gli argomenti che vi interessano.
E' per questo motivo che ho dovuto agganciarvi con un titolo truffaldino che vi intrigasse e vi facesse leggere fin qui.
No. Non parlerò di Bollywood.
Non questa volta almeno, ma voi, per favore, non scollegatevi.
Voglio rendervi partecipi di un fatto accaduto a un ragazzo del mio paese, Albenga.
Liguria.
Provincia di Savona.
Forse pochi di voi avranno visto qualche servizio al telegiornale sull'argomento.
Servizi tipo questo:
La maggior parte di voi invece, avrà probabilmente sentito questa storia nel servizio andato in onda durante l'ultima puntata della trasmissione LE IENE, su Italia 1.
Ok. A questo punto i moralisti possono andare perchè sto per chiedere il vostro aiuto e se state scuotendo la testa contrariati, beh, forse non sarete disposti a offrirlo.
Grazie lo stesso.
Ci avete provato.
Per tutti gli altri, mettiamo un po' d'ordine in questa brutta disavventura.
Sono molti i blog e i siti che se ne sono occupati prima di me, quindi sarebbe inutile fare qui un copia incolla selvaggio per ricostruire la cronologia di questa serie di sfortunati eventi.
Per ripercorrere la vicenda, vi rimando direttamente al blog dell'amico d'infanzia Alberto Calandriello (ilCala) che ha puntulmente enunciato, punto per punto, quello che è accaduto.
Se siete arrivati fin qua, vi starete chiedendo:
"Sì, ma che aiuto posso dare io?".
In verità un grande aiuto.
Con uno sforzo minimo.
Prima di tutto potete scaricare un BADGE PER IL VOSTRO PROFILO FaceBook in modo che quando i vostri amici vi chiederanno di cosa si tratti, voi potrete linkarli a questo post cosicchè anche loro possano dare una mano.
Poi potete far girare e condividere la notizia sui social network, siti o blog che frequentate abitualmente.
E soprattutto, dovete tornare sul blog del Cala, scaricare (IN ALTO A DESTRA) i moduli per la sottoscrizione che chiede la libertà di Tomaso Bruno, compilarli, scannerizzarli e spedire tutto all'indirizzo:
Associazionealziamolavoce@gmail.com
Perfetto, ora prendete gli originali, infilateli in una busta e inviateli a mezzo posta a:
Associazione Alziamo la Voce
Viale dei mille 3
17031 Albenga (sv)
ATTENZIONE: è importante che tutti i campi del modulo siano compilati (compreso il numero di documento) altrimenti il vostro tanto gentile quanto graditissimo sforzo, risulterà vano!
La data di fine raccolta verrà comunicata sul gruppo attivo su FaceBook TOMASO LIBERO (al quale, ovviamente, potete iscrivervi fin da subito).
Non ho molto altro da aggiungere, purtroppo.
Spero di essere stato esaustivo e chiaro.
Spero che qualcuno risponderà a questo appello.
Spero che una cosa così non capiti mai più a nessuno.
Spero che lo speriate anche voi.
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