Non che ci sperassi molto in questa "pensione" a dire il vero, ma ragionevolmente, questa mossa, allontanerebbe per sempre dalla mia testa l'idea o il pensiero di recueprare, seppur in un lontano futuro, i soldi, scusate, i contributi versati (e che verserò).
Parlo del nuovo decreto "Salva Italia" che, su questa cosa, IMHO sta toppando di brutto (come sono giovine quando parlo così).
Sostanzialmente, sembra che l'ENPALS scomparirà del tutto per essere inglobata (sarebbe meglio dire: "fagocitata") dalla ben più conosciuta e famigerata INPS.
Se fossimo in un paese civile e civilizzato (cosa che, per i pochi che fossero rimasti distratti negli ultimi 17 anni, non siamo) forse questa evoluzione sarebbe una cosa intelligente, anche utile sotto certi punti di vista. Velocizzerebbe le pratiche e farebbe ridurre tempi e spese dovute alla solita infinita burocrazia del Bel Paese. E soprattutto renderebbe ricongiungibili quei contributi versati singolarmente a ognuno dei due enti che, fino ad oggi, non erano cumulabili.
L'unico irrilevante e microscopico problema, è che l’Ente Nazionale Previdenziale per gli Artisti e i Lavoratori dello Spettacolo è un ente previdenziale decisamente in attivo.
L'Inps... NO!
E se questa cosa avverrà veramente, nessuno si è ancora preso la briga di parlare di un reparto apposito per gli operatori dello spettacolo ritagliato all'interno di questa nuova / vecchia organizzazione.
Ergo*: se Giovannino Enpals ha 476 mele ed Egidio Inps ne ha -2675, quante mele avrà il nuovo ente previdenziale Enpals+Inps?
(476) + (-2675) = ?
La soluzione la trovate QUI !
Proprio così.
Egidio Inps non starà bene, ma avrà ridotto un po' i suoi guai.
Giovannino Enpals non starà bene. Punto.
Ma in fodo di cosa si preoccupa?
Nemmeno esisterà più!
Ne dà il triste annuncio, un affranto lavoratore dello spettacolo. Uno dei tanti.
*Le cifre del problema sono solo esemplificative e non corrispondono ai reali capitali dei due enti.